Area PIP: 1500 ulivi a rischio di abbattimento

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Rischiano l'ab­battimento e la conseguente estinzione gli oltre 1500 ulivi, presenti da sempre nei terreni adiacenti la Cava Fabressa, a causa dei lavori di realizzazione del Piano di Insediamento Produttivo (PIP) che comporteranno, una volta attivato l'esproprio dei fondi e l'espianto di tutte le essenze naturali.

 

Per correre ai ripari, il Comu­ne, attraverso l'Ufficio Tecnico, sta predisponendo un piano di salvataggio per preservare e salvaguardare l'e­sistenza di tanti alberi di olivo. Il piano consiste, appunto, nell'espiantare le essenze naturali dal luogo dove verranno eseguiti i lavori dell'insediamento pro­duttivo e di reinnestare gli stessi in altri suoli apparte­nenti sempre ai proprietari terrieri sui quali graverà il maxi-esproprio del PIP.

 

Un'opera, questa, certamente impegnativa e piena di difficoltà ma che cerca di coniugare due differenti interessi e necessità entrambi meritevoli di tutela; da un lato, infatti, il Piano di Inse­diamento Produttivo, opera da circa 4 milioni di euro in parte ottenuti mediante un mutuo e per la quale è stato stimato un impatto occupazionale di 300 posti di lavoro nei prossimi anni, che rappresenta un volano essenziale per l'economia dell'agro caleno.

 

Mentre dal­l'altro, la necessità altrettanto rilevante di non cagiona­re l'estinzione di tanti ulivi, che rappresenterebbero un danno ulteriore per i proprietari terrieri sui quali già grava l'esproprio.

 

"Non si può non considerare - com­menta il vice sindaco con delega ai lavori pubblici, Remo Cipro - il legame affettivo rappresentato da queste piante per quegli agricoltori che le hanno inne­state e che le hanno viste crescere anno dopo anno, quindi se possiamo rendere, a queste persone, un po' meno gravoso l'esproprio per questi terreni, restituen­do loro gli ulivi presenti sul posto, credo che si debba provare a farlo. Poi però, ci dovranno essere le assi­curazioni che tali essenze saranno effettivamente rein­nestate in altri fondi, e solo così avremo la giusta motivazione per cercare di porre in essere un piano di salvataggio che comporta, comunque, mille difficoltà e problematiche di ogni genere ".