Il
Mattino, 02 luglio 2004
Giuseppe
Borrelli
Rischiano l’abbattimento e la
consequenziale estinzione gli oltre 1500 ulivi, presenti da sempre nei terreni
adiacenti la cava Fabressa, a causa dei lavori di realizzazione del Piano di
Insediamento Produttivo (PIP) che comporteranno, una volta attivato l’esproprio
dei fondi, l’espianto di tutte le essenze naturali.
Per correre ai ripari, il Comune,
attraverso l’Ufficio tecnico, sta predisponendo un piano di salvataggio per
preservare e salvaguardare l’esistenza di tanti alberi di ulivo. Il piano
consiste, appunto, nell’espiantare le essenze naturali dal luogo dove verranno
eseguiti i lavori dell’insediamento produttivo e di reinnestare gli stessi
alberi in altri suoli appartenenti agli stessi proprietari terrieri sui quali
graverà il maxi-esproprio del PIP.
Un’opera, questa, certamente impegnativa e
piena di difficoltà ma che cerca di coniugare
due differenti interessi e necessità parimenti meritevoli di tutela: da
un lato, infatti, il Piano di Inserimento Produttivo, opera di circa 4 milioni
di euro in parte ottenuti mediante un mutuo e per la quale è stato stimato un
impatto occupazionale di 300 posti di lavoro nei prossimi anni, che rappresenta
un volano essenziale per l’economia dell’agro caleno. Mentre dall’altro, la
necessità altrettanto rilevante di non cagionare l’estinzione di tanti ulivi,
che rappresenterebbero un danno ulteriore per i proprietari terrieri sui quali
già grava l’esproprio.
<<Non si può non considerare –
commenta il vice sindaco con delega ai lavori pubblici, Remo Cipro – il legame
affettivo rappresentato da queste piante per quegli agricoltori che le hanno
innestate e che le hanno viste crescere anno dopo anno, quindi se possiamo
rendere, a queste persone, un po’ meno gravoso l’esproprio per questi terreni,
restituendo loro gli ulivi presenti sul posto, credo che si debba provare a
farlo. Poi però, ci dovranno essere le assicurazioni che tali essenze saranno
effettivamente reinnestate in altri fondi, e solo così avremo la giusta
motivazione per cercare di porre in essere un piano di salvataggio che
comporta, comunque, mille difficoltà e
problematiche di ogni genere>>.
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