LA GROTTA DEI SANTI
E' a pianta rettangolare, è lunga una quindicina di
metri e larga cinque o sei metri.
Sulle sue pareti sono dipinte ad affresco le figure di una sessantina di
Santi. Al centro della grande cavità, vi era raffigurato un Cristo (molto
rovinato) fra due Angeli con le ali spiegate. Ai lati di questi si notano da
una parte S.Pietro, con in mano le chiavi legate con una corda in modo da
formare una P ("Petrus"), dall'altra S. Paolo che mantiene con la
sinistra un papiro arrotolato, simbolo delle lettere da Lui scritte. Ai
margini di questo gruppo centrale la rappresentazione continua con altri
Santi, tra i quali si possono ancora distinguere S.Tommaso, S.Martino, S.Giuliano
e S.Nicola. Ai piedi dell'abside vi è raffigurata la Madonna assisa
in trono con
sulle ginocchia, il Bambino che
tiene in mano un papiro. |
Interno della Grotta dei Santi |
Ai
lati della Vergine ci sono tre nomi dì santi di non chiara identificazione.
La parete di
sinistra presenta la figura di S. Michele Arcangelo, dipinto nell'atto di
pesare un piccolo uomo con una
bilancia. Si tratta, forse, dell'anima di S.Lorenzo, il cui martirio viene
rappresentato nel successivo riquadro: arrostito su di una graticola ardente
con l'imperatore che assiste, seduto e imperterrito, al martirio mentre due
uomini lo rigirano con degli arpioni sulla griglia ed un altro che al disotto
ne raccoglie il grasso che cola. Segue l'illustrazione della leggenda di S.
Silvestro che è raffigurato nell'atto di respingere nel suo antro
un terribile drago con la coda di serpente (evidentemente simbolo del
paganesimo ancora vivo tra le genti longobarde), dopo avergli legate
le fauci con una corda. Sulla parete destra c'è la rappresentazione di una
Crocifissione. L'epoca degli affreschi è quella tra la fine del X e la prima
metà dell'XI secolo. Recentemente alcuni affreschi sul lato destro della
grotta, sono stati rubati. Purtroppo la grotta dei Santi (come altri
monumenti di Cales) è vittima
anch’essa di un ingente abbandono. |