La storia di Calvi Risorta    

 

 

Paese situato  nella  provincia di  Caserta, distante  26  chilometri  dal  capoluogo, è costituito  da  più frazioni: Zuni, Visciano e Petrulo. Ha una superficie di kmq 15.99, con altitudine di m.113 ai  piedi  del Monte Maggiore (1.037 metri); i suoi abitanti sono 5.857 e sono chiamati "caleni"; la festa Patronale è quella di "San Casto", che ricorre da tempo immemorabile il 22 maggio. Calvi Risorta sorge sul luogo della città aurunca di Cales, che fu crocevia di grandi civiltà antiche: l’aurunca, l’etrusca, la latina, la sannitica. Fu occupata da Marco Valerio nel 335 a.C., che vi dedusse una colonia di diritto latino di 2.500 uomini per il controllo di un’area ritenuta di rilevante importanza strategica. Cadde nel dominio dei Sanniti nel 298 a.C.; contraria ad aiutare Roma contro Annibale nel 219 a.C., subì per punizione l’imposizione di tributi doppi; cadde nel potere di Annibale nel 211 a.C., ma venne ripresa dai Romani e riferita come "municipium" da Cicerone e Orazio.                                                              

 

Vista dall’alto dell’Antica Cales

 

Le Terme del Foro

 

Era famosissima per la ceramica che diffuse in tutta Italia; i "vasi caleni" erano coperti di vernice lucida e nera e decorati con motivi ornamentali e figurati, che ricalcavano quelli dei vasi di bronzo e argento. Assai interessante è la ricca produzione coroplastica attestata dal ritrovamento di migliaia di ex-voto, tra cui statue, rilievi fittili, testine, vasetti miniaturistici. Famoso fu il suo vino e la fabbricazione degli attrezzi agricoli, tra cui il "calesse", vettura con mantice a due ruote e ad un cavallo, senza sedile per il cocchiere.

La città, mai completamente abbandonata, divenne nel IV sec. sede vescovile. Nel Medioevo l’arce della città antica fu racchiusa da nuove mura, all’interno delle quali, sui resti di un tempio, fu fondata la Cattedrale romanica di "San Casto" (sec.XI); poi, su un precedente impianto di epoca longobarda, sorse il Castello Aragonese (sec. IX) a pianta quadrata con torri cilindriche angolari, nei pressi del quale furono costruiti la cosiddetta Dogana Borbonica, piccola costruzione a pianta quadrata con cupola ribassata e il Seminario vescovile settecentesco. Fu feudo delle famiglie Del Balzo, Monforte e Marzano.

 

 

 

 

 

Ulteriori notizie su Cales e Calvi Risorta

 

La fanciulla di Cales